La nuova frontiera della propaganda italiana: far passare i No-Vax per Pro-Putin filo nazisti. Ora vi mostro la verità sull’Ucraina.

 

I media italiani stanno provando a mettere in campo una vile operazione che mira a creare una equazione tanto assurda quanto falsa: NO VAX= SOSTENITORI DI PUTIN. La realtà è che molti di quelli che hanno capito lo stato della disinformazione mediatica in Italia – da parte di media eterodiretti per interessi che nulla hanno a che vedere con la verità – se prima volevano vederci chiaro sulla questione vaccini, andando oltre la narrazione imposta, ora vogliono vederci chiaro sulle cause che hanno portato al conflitto, pur condannando la guerra senza se e senza ma. Chi ha spirito critico e cerca conferme a quanto propagandato dai media, evidentemente quello spirito critico lo esercita sempre. Questa è la verità. L’equazione che vorrebbero montare ad arte, creandola nel laboratorio della disinformazione, secondo cui gli scettici del vaccino sarebbero folli a tal punto da giustificare oggi le atrocità di una guerra è una operazione subdola di manipolazione delle masse che dobbiamo necessariamente smontare punto dopo punto.

Mi è dispiaciuto vedere che ieri persino Massimo Giletti si sia prestato  a questo sporco gioco mandando in onda alcuni servizi in campeggiava la scritta che assimilava i No Vax ai Pro Putin. Che vergogna.

Fin quando queste cose le vediamo fare alla Gruber o alla Monica Maggioni, non possiamo sorprenderci. Sappiamo bene che non potrebbero fare altrimenti avendo scelto di fare parte ufficialmente di potenti lobby atlantiste come il Gruppo Bilderberg e la Commissione Trilaterale e avendo ricevuto anche incarichi di prestigio all’interno delle stesse. Da chi ha deciso di fare la lobbista per gli interessi statunitensi non possiamo aspettarci nulla di diverso. Perché nulla di diverso potrebbero fare. I membri di quelle organizzazioni sono chiamati a diffondere propaganda filostatunitense ogni qual volta ci sia bisogno di farlo. E quel tipo di propaganda oggi prevede una linea marcatamente antirussa e punitiva nei confronti di chiunque provi a indagare le cause del conflitto in corso. Se non ti allinei alla versione unica devi essere messo alla gogna e trattato come un folle estremista. Che si presti a questa operazione anche Giletti lo reputo davvero grave. Lui si professa un giornalista libero da certi poteri ed in effetti sappiamo bene che non fa parte di certe lobby. Dovrebbe essere più libero di poter dire la verità, soprattutto perché è molto seguito dal popolo. Capita spesso che mia mamma, quando la chiamo, mi ripete: “hai visto Giletti? è bravo Giletti”.

Ma allora perché si presta a questa farsa?

Ieri ha mandato in onda un servizio con l’intervista al solito estremista di destra in passato definito No Vax, quando era quella l’equazione che serviva: No Vax = Fascista. Oggi definito Pro Putin perché funzionale a creare la nuova di equazione. Nel servizio intervistano quindi una persona che rappresenta semplicemente se stesso ed il proprio pensiero. E provano ad attribuire quel pensiero ad una intera categoria di persone. Ma la cosa più assurda è stata quella di far passare l’idea che non sia vero che il neonazismo sia un problema dell’Ucraina e delle milizie antirusse perché esistono anche da noi sostenitori di Putin che sono fascisti.

Ed è qui che voglio pubblicamente fare una tirata d’orecchie a Giletti. La persona intervistata dal suo inviato, può essere fascista quanto vuole, ma è una persona che rappresenta soltanto se stessa, tra l’altro si tratta di un personaggio da sempre osteggiato e condannato dalle nostre istituzioni per le sue idee e che per quelle idee ha avuto spesso problemi con la giustizia.

I neonazisti in Ucraina di cui si parla, invece, come per esempio il battaglione Azov, non solo sono considerate da rapporti dell’Ocse e dell’ONU come responsabili di torture, stupri e crimini efferati contro i filorussi e i separatisti del Donbass, ma cosa ancor più grave, sono perfettamente integrati nelle istituzioni del paese. Questo è il vero problema. Parliamo quindi di un neonazismo istituzionalizzato e politicizzato.

E ve lo dimostro in poche righe:

Il battaglione Azov fa parte della guardia nazionale ucraina.

Il loro leader è andato a braccetto, nel senso letterale della parola, con il più longevo ministro dell’interno ucraino, Arsen Avakov. Ministro che ha voluto membri di quella milizia neonazista a capo della polizia e nel ministero stesso a kiev.

Il finanziatore dei maggiori battaglioni neonazisti dell’Ucraina, quelli accusati di indicibili crimini nel Donbass è un oligarca ucraino che è stato presidente di una regione ucraina (Oblast) ed è proprietario dei principali media del paese, compreso quello che trasmetteva la sit-com che ha reso famoso Zelensky. E stiamo parlando di un personaggio che metteva le taglie sui separatisti russi.

Posso andare avanti. Nel governo del 2014 in Ucraina, ben 4 ministri provenivano dal partito di estrema destra SLOBODA.

Kiev ha firmato accordi con il battaglione di estrema destra C14 per integrarlo nella guardia municipale. E questi personaggi in passato sono entrati con la forza nei consigli regionali e comunali per imporre la propria linea. Restando sempre impuniti perché, come abbiamo visto, avevano dalla loro sia il ministro degli interni che importanti capi della polizia. Addirittura nel periodo in cui il ministro dell’interno premiava al ministero i membri del Battaglione Azov, parallelamente un membro del congresso USA chiedeva di inserire quella organizzazione tra le organizzazioni terroriste al pari dell’ISIS.

Gli americani furono costretti a mettere al bando quella organizzazione vietando ogni finanziamento. Ma secondo voi le armi che stiamo mandando oggi in Ucraina, in mano a chi andranno?

La moglie di Yushenko, ex primo ministro ucraino, era membro di un gruppo dichiaratamente nazista e ci sono le sue foto con quel battaglione mentre fa il saluto romano.

Che nessuno mi venga a dire che il singolo estremista di destra, che oggi in Italia inneggia a Putin a titolo personale, possa essere paragonato ad un fenomeno che in Ucraina ha riguardato le istituzioni politiche, le forze dell’ordine, addirittura alcuni presidenti, la guardia nazionale e che si è reso protagonista di un conflitto che ha causato oltre 14.000 morti nel Donbass.

Questo non è accettabile e non possiamo far passare una idea del genere nella maniera più assoluta.

Vi racconto un altro aneddoto per farvi capire quanto subdoli siano i nostri media. Un servizio del Tg di Rai1 del 19 ottobre 2021 (quindi in tempi non sospetti) ci raccontava che in Ucraina imperversava il neonazismo e che i neonazisti ucraini erano in contatto con i NoVax italiani mediante appositi gruppi Telegram. Un intero servizio del Tg era stato dedicato a questa vicenda. Ora invece, propongono una versione opposta. Un completo cambio di paradigma: i neonazisti in Ucraina appartenenti alle milizie che combattono i filorussi nelle repubbliche separatiste scompaiono dai Tg e ci viene ora raccontato che i NoVax sono adesso filo Putin e quasi sempre di estrema destra. Da non credere. Che schifo di informazione da parte dei nostri media. Nulla da invidiare alla propaganda russa.

Stanno perfino rimuovendo gli articoli di giornale che mettevano in evidenza il dilagante fenomeno del neonazismo in Ucraina, ignobilmente tollerato dall’Unione Europea, che nonostante quelle condizioni parlava addirittura di adesione dell’Ucraina alla UE.

Giletti chieda scusa ai telespettatori e ci dica se la sua è malafede o semplicemente totale disinformazione sui fatti narrati.

 

Francesco Amodeo

 

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