
20 Ott Lettera ad un Berlusconi mai NATO.
Gentile Silvio Berlusconi,
Con Putin avreste dovuto continuare a guardare nella stessa direzione. Come in questa foto.
Nel 2011 l’Unione Europea decise di commissariare l’Italia per gli interessi della finanza speculativa, facendo crollare il governo che guidavi, senza pietà. Ma tu decidesti, poco dopo, di abbracciare i tuoi carnefici, appoggiando prima il governo Monti poi addirittura esaltando il governo Draghi, l’esecutore materiale dell’agguato contro il tuo esecutivo.
Quegli eventi insegnano che solo rinsaldando i legami con la Russia si potrebbe controbilanciare il potere degli apparati americani in Italia, ossia dei burattinai dell’operazione contro di te e contro gli italiani. Questo non vorrebbe dire uscire dall’orbita occidentale – convengo con te che sia quella che più ci appartiene – al contrario, vorrebbe dire rafforzarla e non metterla in discussione. In passato avresti trovato molto sostegno proprio oltreoceano da parte di chi è consapevole che la Russia vada integrata in Europa in funzione anti-cinese. Altrimenti finisce tra le braccia della Cina, in funzione anti-occidentale. Tu al contrario hai deciso, da quel momento in poi, di giurare fedeltà ai tuoi carnefici e di prostrarti a quella Unione Europea succube dei diktat, di chi ritiene che la propria leadership nel mondo possa essere imposta e mantenuta soltanto separando definitivamente la Russia dall’Europa. Appoggiando i governi che tu hai appoggiato, a partire dal 2011, non hai fatto altro che sostenere esattamente questa strategia autolesionistica per il nostro paese, che oltretutto premia quegli stessi cinesi che tu ritieni un pericolo per i valori occidentali.
L’Italia doveva restare neutrale, ago della bilancia tra le due superpotenze, dialogante con la Russia anche se ferma nei valori propri del nostro Occidente e a difesa dell’interesse nazionale. Questa era la chiave per tornare potenza mondiale e fare in modo che nessuno più, nelle asettiche stanze di un G20, possa decidere arbitrariamente quando un governo eletto dagli italiani, debba nascere o debba morire.
Ora stai appoggiando un nuovo governo che si definisce “atlantista”. Un governo sicuramente preferibile a quelli che l’hanno preceduto, nessuno lo mette in dubbio, ma che purtroppo conduce gli italiani al medesimo triste destino. Cosa vuol dire, infatti, essere atlantista oggi che gli interessi americani confliggono completamente con gli interessi europei e quindi annichiliscono i nostri interessi nazionali? Vuol dire essere anti italiani. Nulla di più. Vuol dire essere patrioti ma di patrie altrui. Traghettare il paese nel baratro e sacrificarlo sull’altare degli interessi statunitensi in Ucraina.
Chi non sarebbe atlantista in funzione anti sovietica, ma perché esserlo in funzione anti-italiana?
Ascolta un consiglio: Prendi la Ronzulli, proponila capogruppo alla camera. Dove per gruppo si intenda quello delle olgettine e per camera quella dei festini di Arcore. Liberati di lei ma dimostrandole riconoscenza per la sua fedeltà e per i suoi servigi, rimettendola a fare quello che più le confà. Poi occupati dei tuoi aguzzini. I tempi sono maturi. Con la batosta che l’amministrazione Biden prenderà nelle elezioni di midterm la posizione folle e guerrafondaia di matrice neocon andrà in minoranza. Zelensky sarà lasciato al suo destino: farà la fine triste ed inesorabile di tutti i burattini creati in vitro dagli USA, per svolgere dei mandati a tempo. Quando quel tempo finisce o diventa troppo rischioso prolungarlo. A quel punto cercheranno tutti di riaprire un ponte con Putin. Ma tu quel ponte già ce l’hai. Percorrilo.
In alternativa saranno personaggi come Conte, i futuri cavalli di Troia per il nostro paese. Quelli che parlano di NO alla guerra ma non possono dire NO alle sanzioni, che è una precondizione per intavolare una trattativa. Vi siete mai chiesti il perché? Perchè rispondono ad altri padroni internazionali, quelli che non vogliono che la guerra degeneri, perché finirebbero per doversi schierare, ma traggono enorme vantaggio dalle sanzioni che stritolano l’Europa e spingono la Russia nella loro sfera d’influenza: parlo della Cina. Quelli che proprio tu hai sempre definito i principali nemici dell’occidente. E che ora, per assurdo, i governi che si definiscono atlantisti stanno rafforzando.
E’ surreale poi che tu abbia rischiato di fermare la formazione di un governo per Licia Ronzulli e non ti opponga adesso a chi ti chiede un giuramento solenne come europeista e atlantista, lì dove i primi sono stati i tuoi carnefici ed i secondi sono quelli che oggi stanno aprendo un varco ai nemici dell’occidente, con la loro folle e assolutamente controproducente strategia per combatterli. Ti costringeranno a rimangiarti le parole. Ad iniziare una serie di mielose sviolinate a favore degli USA e della UE. A tornare nuovamente tra le braccia dei tuoi e dei nostri carnefici. Come uno zimbello. Come nel 2002, quando a Pratica di Mare gli americani ti hanno fatto credere di aver realizzato un Miracolo Geopolitico facendo accordare Putin e Bush. Mentre in realtà gli stessi statunitensi, che stringevano la mano ai russi per la nascita di una collaborativa amicizia, con l’altra mano, poco prima, avevano firmato il Progetto per un nuovo secolo americano, per rilanciare la leadership unipolare statunitense contro le possibili potenze emergenti, tra cui la Russia, da trascinare in un conflitto al momento opportuno per separarla dall’Europa. Quante te ne hanno fatte.
Ora ti stai prestando nuovamente al loro gioco, anche se gli attori scelti questa volta piacciono ovviamente di più a tutti. Me compreso.
Chi non ha gioito per essere riusciti finalmente a mandare a casa questa sinistra globalista. Chi non ha aspettato per anni questo momento. Chi non ha goduto nell’aver costretto a ricorrere a beveroni di Maalox i vari Letta, Speranza. A vedere scomparire i Di Maio e le perversioni globaliste dei senatori alla Zan, che discriminano prima di tutto quelli che fingono di difendere. Chi non aveva l’esigenza di sentire finalmente esaltare i valori cristiani, quelli veri non quelli globalizzati. Ma non possiamo accettare una vittoria castrata da un atlantismo che va contro l’interesse nazionale. Da questo europeismo incapace di far prevalere una terza via tra le due superpotenze, in quanto espressione di una sudditanza ad interessi sovranazionali. A me un rivale ha sempre fatto meno paura dell’amico che dal nemico prende gli ordini. Per questo, finita la sbornia del momentaneo godimento, dopo essermi fatto una abboffata di video di Fontana sulla famiglia, mangiando poc corn, come aspettavo da tempo, sono qui a ribadire che non possiamo accettare che patriottismo diventi sinonimo di atlantismo o di questo indecente europeismo.
Sono tornati ad attaccarti caro Silvio, per aver detto nuovamente una verità non consentita, come facesti a novembre del 2011 a proposito del Mes e degli interessi della Germania. Torneranno ad attaccarti fin quando non ti rimangerai tutto. Perchè il Silvio pronto ad immolarsi per la patria sanno bene che non è mai nato. Voglio solo dirti che comunque vada, non ti resta tantissimo da vivere, per una questione anagrafica. Ed hai avuto una vita gloriosa come pochi al mondo. Non finire per essere ricordato come il difensore della Ronzulli. Questo finale fa tristezza persino ai tuoi detrattori. Fatti ricordare come quello che non ha fatto partire un governo perché quel governo lo costringeva a giurare contro gli interessi nazionali.
Italia neutrale. No sanzioni. Valori occidentali. Dialogo con la Russia per rafforzare l’occidente nel mondo e tutelare gli interessi degli italiani, controbilanciando quei poteri che invece vorrebbero raderli al suolo.
Questo è quello che dovresti pretendere. Tutto il resto sono ronzullate.
Ma so bene che questa lettera è indirizzata ad un Silvio mai NATO.
Francesco Amodeo www.francescoamodeo.it
Per tutti i dettagli precisi sugli attacchi al governo Berlusconi del 2011, per sapere i nomi dei mandanti e degli esecutori, consiglio la lettura dell’inchiesta La Matrix Europea.
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