
03 Feb Pillola 2: I vaccinati (covid19) muoiono di più dei non vaccinati per tante altre patologie al di fuori del Covid19.
In questo articolo andremo a confutare definitivamente con dati, statistiche e numeri ufficiali, la principale tesi portata avanti dal governo per giustificare il super green pass e l’obbligo vaccinale per alcune fasce della popolazione. Ossia l’assunto secondo cui i vaccinati muoiono di meno. Tesi che ha spinto milioni e milioni di italiani a superare ogni titubanza per correre a vaccinarsi. Frase tra l’altro ribadita dal presidente del Consiglio Mario Draghi addirittura durante una conferenza stampa, quando, per far leva sulla paura della popolazione l’ha voluta porre in maniera ancora più cruda: “Chi non si vaccina muore”.
Se accompagniamo questo macabro assunto mostrando anche il grafico che evidenzia il numero dei morti tra i non vaccinati rispetto al numero dei morti tra i vaccinati, allora davvero molliamo tutto quello che stiamo facendo per correre al più vicino hub vaccinale:
Guardate infatti gli impressionanti numeri del grafico sotto riportato con la preghiera che dopo averlo fatto continuiate a leggere questo articolo senza mollare tutto per correre a fare la vaccinazione.
Il 70% dei morti PER COVID non sono vaccinati.
In questa sede vogliamo dare per buona questa percentuale. Anche se sappiamo bene che con le statistiche si può imbrogliare. Per capire bene come farlo, bisognerebbe leggere il libro che era sulla scrivania di Bill Gates durante una sua intervista TV: How To Lie With Statistics ossia Come Mentire Con le Statistiche. E chi più di lui avrebbe da guadagnare da statistiche alterate in modo da spingere la popolazione a ricorrere compulsivamente alle vaccinazioni.
Con alcuni accorgimenti, infatti, si posso girare i numeri a proprio favore. Esempio: un non vaccinato potrebbe essere vittima di un incidente d’auto e finire in terapia intensiva. A quel punto riceverebbe un tampone in base al quale potrebbe risultare positivo asintomatico al covid19. Qualora poi morisse per le conseguenze dell’incidente, nelle statistiche potrebbe essere registrato come un positivo al covid, non vaccinato, deceduto. Nessuna delle tre affermazioni sarebbe falsa nel merito. Ma la causa della sua morte non ha in realtà nulla a che vedere con il Covid e quindi con la mancata vaccinazione. Ovviamente ho fatto l’esempio più estremo dell’incidente d’auto ma questo accade anche per le morti per altre patologie indipendenti dal covid e quindi indipendenti dal fatto che il paziente deceduto fosse un non vaccinato.
Ormai questa prassi truffaldina è ampiamente riconosciuta dalla SCIENZA, che avendo però, abdicato alla politica non si pone domande, pur mostrandosi scettica rispetto ai numeri inseriti nelle statistiche.
Leggiamo insieme le parole della virostar Matteo Bassetti rilasciate durante la trasmissione Dritto e Rovescio:
“Credo che sia arrivato il momento di classificare in maniera diversa i ricoveri in ospedale in questa fase della pandemia perché stiamo in una fase endemica e credo sia esperienza di ognuno di noi di avere in casa un amico o un parente positivo. Sapete cosa vuol dire avere in casa un parente positivo? Che se uno di quei positivi finisce in ospedale perché si rompe un braccio, purtroppo oggi viene classificato come covid. Non possiamo più permetterci di dire che in Italia ogni giorno muoiano più persone di covid di altri paesi semplicemente perché non abbiamo fatto una conta dei ricoveri differenziata tra chi aveva o ha il covid e chi invece era asintomatico ed è in ospedale per un altro problema. Io ho sollevato questa questione da tempo mi pare però che in qualche modo non la si voglia ascoltare e questo è un peccato.”
Noi però come vi anticipavo, in questa fase prenderemo per buoni i numeri forniti dalle attuali statistiche pur sapendo che il conteggio è decisamente alterato. Quello che ci interessa dimostrare in questa sede non è quanti non vaccinati muoiano di covid rispetto ai non vaccinati ma quanti vaccinati muoiano di altre patologie rispetto ai non vaccinati.
Se la domanda fosse: i vaccinati contro il covid 19 muoiono di meno di covid 19? LA RISPOSTA CHE EMERGE SAREBBE (non me ne vogliano i novax): SI MUOIONO DI MENO SECONDO LE STATISTICHE.
Allora ha ragione Mario Draghi? conviene correre subito a vaccinarsi? Ed è qui che la risposta diventa negativa.
Come negativa? sei forse un pazzo? un estremista? un folle novax? non ci tieni alla vita? hai appena confermato che le statistiche dimostrano che i vaccinati muoiono di meno dei non vaccinati.
In realtà su questa ultima frase è stato costruito l’enorme inganno che andremo a smascherare, dimostrando che se i vaccinati muoiono di meno dei non vaccinati di covid 19. E’ però dimostrato dai numeri e dalle statistiche ufficiali che proprio i vaccinati contro il covid 19 muoiono complessivamente di più dei non vaccinati per tutto il resto delle patologie, ovviamente facendo un confronto a parità di campione numerico. Se lo facessimo sul totale della popolazione l’ovvia obiezione riguarderebbe il fatto che i vaccinati sono il 90% in più rispetto ai non vaccinati. Ragioniamo invece a parità di campione.
Per farlo devo avvalermi dell’analisi statistica effettuata dall’impeccabile ingegnere Alberto Medici e dai suoi consulenti. Per leggerla Clicca Qui
Medici riporta che:
Il tasso di morte (per tutte la cause) fra i non vaccinati è molto più basso di quello fra i vaccinati. Si veda ad esempio il tasso medio (media dei tassi settimanali) nella fascia 10-59 anni (tassi su 100.000) :
Ovviamente, suddividere i gruppi come è stato fatto nel grafico in altro a sinistra (tra non vaccinati; vaccinati entro 21 giorni dalla prima dose; vaccinati dopo 21 giorni dalla prima dose e vaccinati con due dosi), è un altro giochetto probabilmente preso dal libricino letto da Bill Gates, perché permette di diluire la mortalità dei vaccinati su tre chart diverse. E’ la stessa prassi usata dall’ISS, quando valuta l’incidenza delle malattie pregresse sui decessi per Covid-19.
Avrebbero potuto fare due gruppi, uno con malattie pregresse (che ha contato il 97,1% dei decessi) e l’altro senza malattie pregresse (con il 2,9%), ma hanno preferito fare una scaletta di diverse casistiche, per fare in modo che si notasse meno l’enorme peso delle malattie pregresse, sui decessi.
Sarebbe stato più corretto classificare soltanto in due gruppi (vaccinati e non vaccinati) combinando quella che viene definita la probabilità di sopravvivenza come da grafico che segue:
La cosa interessante che si evince è che nel gruppo dei non vaccinati la probabilità di morte è minore di quella per il gruppo dei vaccinati.
Quanto minore?
Alberto Medici – con il quale ho avuto il piacere di confrontarmi – coadiuvato da esperti di numeri e di statistiche porta avanti un ragionamento ed un calcolo matematico i cui risultati mostrano una realtà agghiacciante:
I vaccinati muoiono tremendamente di più di altre patologie rispetto ai non vaccinati.
Ecco il Video pubblicato da Alberto Medici dove spiega le modalità di calcolo:
Ma al di là delle modalità di calcolo sulle quali è necessaria più di una verifica, altri dati da prendere in considerazione sono:
L’età media di morte nel 2021 si è abbassata. Mentre cioè i morti apparentemente in eccesso nel 2020 erano nella fascia più alta, quella terminale, l’aumento di mortalità nel 2021 riguarda fasce di età più giovani, dove è più anomala la morte.
Si registra un aumento generalizzato di morti in Europa fra il 2021 rispetto al 2020:
Cosa c’è di nuovo, nel 2021 rispetto al 2020? A me sembra solo la vaccinazione di massa. A voi?
Il dato, infatti, non riguarda solo l’Europa, pare che la notizia di aumento delle morti – a livelli inspiegabili – cominci a preoccupare le compagnie assicurative, specialmente USA, dove il ramo “Vita” è molto più sviluppato che in Italia:
Le richieste di indennizzi legate alla mortalità per le persone di età compresa tra 18 e 64 anni, ossia di quelle considerate ancora in età lavorativa, è aumentato di un sorprendente 40% rispetto ai livelli pre-pandemia. È quanto sostiene l’amministratore delegato della compagnia assicurativa OneAmerica con sede a Indianapolis. L’aumento rappresenta “numeri enormi”, tra “lavoratori” che hanno piani di vita di gruppo sponsorizzati dal datore di lavoro attraverso OneAmerica: “Quello che abbiamo visto solo nel terzo trimestre, lo stiamo vedendo continuare nel quarto trimestre” ha spiegato l’AD.
La tabella più inquietante pubblicata da Alberto Medici è la seguente:
Soprattutto dopo aver constatato che, a parità di campione, ad essere vittime di questi malori improvvisi sono soprattutto i vaccinati.
Questo è il link Clicca Qui dove troverete tutti i numeri utili riguardanti le statistiche della sanità per i primi 9 mesi del 2021 in UK.
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