
12 Ott Scenderemo in piazza contro la guerra e le sanzioni. Faremo cadere le maschere di chi sta strumentalizzando il tema.
Conte, invece, ha fatto cadere un Governo non sulle sanzioni alla Russia, che stanno incenerendo le aziende del nostro Paese, ma su un inceneritore di Roma, mentre ora vuole organizzare una manifestazione per la pace nonostante il suo partito abbia fatto parte di Governi che la guerra l’hanno alimentata. Conte infatti è sempre ben attento a non parlare di stop alle sanzioni per la Russia o di stop alle sanzioni per l’invio di armi, che sono le due precondizioni indispensabili per intavolare una trattativa occorrente sia a salvare le aziende italiane sia a porre fine al conflitto. Conte è inoltre quello che ammette che le sanzioni ci stanno facendo del male ma dice anche che per principio vanno mantenute perché c’è un Paese invasore ed un Paese invaso. Se vogliamo però parlare di principio e di necessità di sconfiggere l’invasore, allora il principio dovrebbe valere anche per il proseguimento della guerra. Le contraddizioni nascoste dietro ad un “no” generico alla guerra sono molte, serve semplicemente a strumentalizzare il tema.
A fronte di questa situazione, stiamo organizzando un corteo a Napoli, progettato per domenica 23 Ottobre alle 11.30, con uno striscione che recita: “No alla guerra? No alle sanzioni. No alle armi”.. Il corteo partirà dal lungomare di Napoli e proseguirà fino al consolato russo perché il segnale deve essere chiaro ovvero: stiamo partecipando ad una guerra russo-americana. L’Ucraina è semplicemente il campo di battaglia scelto dagli USA per trascinare Putin nel conflitto. Finiremo poi sotto alla regione Campania per mandare un segnale a De Luca, che è un altro di quelli che vuole organizzare dal PD la sua manifestazione contro la guerra. Gli faremo capire che per essere credibile dovrebbe prima prendere le distanze dal suo partito che continua a voler inviare armi e ad inviare sanzioni, altrimenti è anche lui un “pagliaccio”,, come ama apostrofare i suoi nemici. Raccoglieremo le testimonianze delle categorie come: panificatori, produttori di mozzarelle di bufala e ristoratori costretti a chiudere a causa del caro energia, altra crisi dalla quale non usciremmo se non rimuovendo le sanzioni. Dettiamo le linee guida di una vera e propria manifestazione contro la guerra.

Raccoglieremo le testimonianze delle categorie come: artigiani, panificatori, produttori di mozzarelle di bufala e ristoratori costretti a chiudere le proprie attività a causa del caro energia, altra crisi dalla quale non se uscire non rimuovendo le sanzioni. Comunicheremo poi alla stampa le nostre soluzioni per salvare immediatamente famiglie e imprese italiane, indicando le relative coperture.
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